Turismo enogastronomico: sono cibo e vino i protagonisti assoluti dei viaggi in Italia

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Itinerari enogastronomici
Pubblicato il 06-11-2019 da Redazione
Turismo enogastronomico in Italia
La domanda turistica dell’Italia gastronomica si dimostra oltre che in crescita, di portata prevalente: si sta verificando una trasformazione del momento della ristorazione da bisogno primario a prima motivazione di viaggio.

L’enogastronomia si conferma un importante driver di viaggio, diventando la prima motivazione che spinge i turisti a visitare una località.

Nel corso degli ultimi anni il turismo enogastronomico è profondamente cambiato, sia sul fronte del comportamento dei turisti, sia su quello dell’offerta. Pur essendo una proposta relativamente recente rispetto ai tradizionali segmenti, il turismo legato a cibo e vino è andato rafforzandosi e articolandosi facendo registrare numeri sempre in crescita, come emerge chiaramente dal "Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019".

Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019: numeri in crescita

Se nel 2016 le ricerche avevano evidenziato il 21% degli italiani in viaggio interessati a questo tipo di turismo enogastronomico, con un incremento, nel 2017 al 30%, nel 2018 questo valore è ulteriormente cresciuto. Ben il 45% dei turisti italiani negli ultimi tre anni, ha svolto un viaggio con questa motivazione, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente.

Aumenta la fruizione di esperienze a tema enogastronomico, che diventano patrimonio comune, con il 98% dei turisti italiani che, a prescindere che si muovano per turismo balneare, di montagna o per business, ha partecipato ad almeno una attività di questo genere nel corso di un viaggio.

Turismo enologico al primo posto

esperienze enogastronomiche preferite dai turisti italiani

 

Ad affermarsi è quindi il concetto di “paesaggio enogastronomico”, ovvero quell’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico, che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio.

Il 98% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno una esperienza enogastronomica nel corso di un viaggio compiuto negli ultimi 3 anni. Fra le più popolari figurano, oltre al gustare prodotti tipici, visitare un mercato (82%) e il recarsi presso bar e ristoranti storici (72%). Grande interesse suscitano le esperienze di visita ai luoghi di produzione, con in primis le aziende agricole, seguite subito dalle cantine, i mercati, i ristoranti etnici, le fabbriche di cioccolato e i pastifici.

Ma in particolare, gli italiani amerebbero poter usufruire di più esperienze legate al vino. Dal Rapporto emerge, infatti, che se il 41% degli intervistati nel 2018 ha seguito un percorso di visita libero (es. le Strade del Vino), ben il 70% ha desiderato farlo.

Segno che c'è ancora molto spazio per far crescere il turismo in cantina, se ben gestite e attrezzate per le visite. Infatti, tutte le tipologie di visita legate al vino sono aumentate significativamente rispetto al 2017: la partecipazione a un evento legato al vino (es. festival) nel 2018 è stata del 44%, in aumento del 9% rispetto all'anno precedente; le visite in cantina (56%) sono aumentate del 15%; i percorsi gastronomici sono cresciuti del 6%.

Turismo enogastronomico italiano: dove andare?

Sicilia e Toscana sono fra le regioni italiane più amate. Seguono Emilia Romagna, Piemonte e Puglia. Il 92% dei turisti enogastronomici che ha svolto un viaggio con questa motivazione primaria negli ultimi tre anni ha scelto una località del Belpaese. Di questi, solo 17% è stato anche all’estero, mentre il rimanente 8% ha compiuto un viaggio enogastronomica esclusivamente in un paese straniero.

Cosa offre l'Italia ai suoi turisti?

825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli ad Indicazione Geografica, 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’Unesco, 2 città creative Unesco dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori. A ciò si aggiungono una molteplicità di esperienze a tema, quali visite e degustazioni nelle cantine, nei birrifici e nei frantoi, sagre e feste enogastronomiche, esperienze di social eating e cooking class che trovano uno spazio sempre maggiore nell’offerta degli intermediari tradizionali e online. Un’offerta consistente in termini numerici che nell’ultimo anno è cresciuta, anche se in modo non consistente per tutte le tipologie, e che riflette la ricchezza e la varietà del patrimonio eno-gastro-turistico-italiano, da Nord a Sud, nelle maggiori città così come nei luoghi periferici.